Nel corso della settimana residenziale per candidati ed aspiranti è stato possibile vivere il tradizionale pellegrinaggio che ha portato il gruppo in visita al Duomo di Bergamo e alla vicina Basilica di Santa Maria Maggiore nel giorno della vigilia della solennità del patrono della città. Un sentito ringraziamento per l’accoglienza, in particolare a mons. Gilberto Sessantini Rettore-Priore della Basilica.
Nel corso dei giorni di studio, il nostro Arcivescovo ha presieduto una S. Messa:
Quelli di Gesù
- Chi siete voi discepoli di Gesù?
Noi siamo quelli di Gesù: quelli della libertà.
Noi siamo quelli della libertà perché siamo stati liberati. Liberati dalla degenerazione della legge, ridotta a regolamenti che complicano la vita e soffocano lo spirito.
Liberati non perché non conosciamo le regole e ci lasciamo condurre dall’improvvisazione. Liberati non perché siamo presuntuosi e crediamo di capire le cose meglio di tutti gli altri e certo meglio della istituzione e della autorità. Liberati non per una certa faciloneria e approssimazione che convince a fare le cose di Chiesa senza troppa cura, “tanto non c’è controllo e non ci sono sanzioni”.
Liberati perché condotti dallo Spirito a compiere le opere di Dio secondo una sapienza che pratica la legge come una legge di libertà, non come lo schiavo che esegue gli ordini per paura delle punizioni, ma come il figlio che compie la volontà del Padre secondo la legge e le sue intenzioni profonde.
Liberati perché condotti da uno spirito di fortezza a non lasciarsi intimorire da un ambiente ostile, da quel silenzio sprezzante dei capi dei farisei, dalla constatazione di essere impopolari perché si è “dalla parte della Chiesa”.
Liberati perché liberi dall’amor proprio, dalla dipendenza da riconoscimenti, apprezzamenti, applausi.
Ecco chi siamo noi, quelli di Gesù, quelli della libertà. - Chi siete voi, discepoli di Gesù?
Noi siamo quelli di Gesù: quelli della compassione.
Noi siamo quelli della compassione, perché abbiamo gli stessi sentimenti di Gesù. Siamo disponibili a lasciarci condurre nel discernimento su quello che si deve fare non dall’interesse, non dall’aspettativa di un ritorno, di un vantaggio, ma dalla compassione.
Siamo quelli della compassione: ci esercitiamo a condividere quello che l’altro, l’altra, gli altri pensano, provano, soffrono. Siamo quelli della compassione: quelli che non cedono alla tentazione di attribuire agli altri quello che loro sentono. Evitiamo la presunzione di decidere che siccome noi facciamo le cose con buone intenzioni gli altri debbano sentire come noi, provare gratitudine, ammirare le opere, adeguarsi alle nostre aspettative.
La compassione di Gesù non è anzitutto un’opera prodigiosa come un miracolo, ma una forma di comunione che sa leggere nei cuori e perciò spesso esclama con ammirazione: una fede davvero grande! La tua fede ti ha salvato! - Chi siete voi, discepoli di Gesù?
Noi siamo quelli di Gesù: quelli del primo passo.
Siamo quelli che, imitando Gesù, prendiamo l’iniziativa, facciamo il primo passo. Non aspettiamo di essere chiamati, non aspettiamo che ci siano le condizioni ideali per praticare l’opera che la situazione richiede. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Non siamo imprudenti. Ma neppure chiamiamo prudenza la viltà o la pigrizia. Anche in un contesto in cui ci sono procedure che intendono garantire contro ogni imprevisto e così rallentano il passo al bene urgente, noi siamo quelli dell’intraprendenza. Non siamo nemici della burocrazia, ma insofferenti delle complicazioni inutili. Siamo quelli del primo passo. Viviamo secondo un modello familiare, piuttosto che secondo un modello aziendale e assicurativo. Non abbiamo paura delle responsabilità. Siamo quelli del primo passo. Di fronte ai bisogni evidenti, ma anche di fronte alle situazioni stagnanti, anche di fronte alle novità un po’ confuse e incerte, anche di fronte alle richieste alle quali nessuno risponde noi siamo quelli che si fanno avanti, quelli del primo passo.
Insomma chi siamo noi, quelli di Gesù?
Siamo quelli della libertà.
Siamo quelli della compassione.
Siamo quelli del primo passo.
Sua Eccellenza mons. Mario Delpini
Arcivescovo di Milano
Seminario di Venegono, 26 agosto 2021