“Dove sono io, là sarà anche il mio servitore (διάκονος)” Gv 12,26
Il motto che abbiamo scelto vuole sottolineare l’intento di essere là dov’è Lui, (avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto…tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me), quindi essere sempre accanto a questi fratelli vuol dire anche restare sempre là dov’è Lui e uniti alla Sua Chiesa.
Il vangelo di Giovanni usa immagini speciali per significare una vita eucaristica. Tra queste immagini c’è la lavanda dei piedi (Gv 13,1 -20), in cui ci viene consegnato “un segno” singolare per cogliere il senso profondo del Mistero eucaristico : “servire” per amore perché per primi siamo stati amati gratuitamente.
L’apostolo Paolo, nella Lettera ai Filippesi, scrive che Gesù, pur essendo Figlio di Dio, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio: ha assunto la condizione di Servo, svuotandosi di ogni privilegio, per farsi tutto a tutti, per rendere ciascuno figlio di Dio.
La missione del diacono è di servire umilmente Gesù nell’umanità ferita. Nel dipinto l’artista ha usato colori delicati che rimandano alla luce, in un gioco di cerchi che richiamano la perfezione dell’Ineffabile, ma anche della corporeità a indicare che solo dentro di noi lo spirito prende luce dall’Incarnazione.
Simone, Raffaele, Matteo, Emiliano, Danilo, Pier Giorgio, Edgar Viviano e Vincenzo
Preghiere_dei_fedeli_Ord.Diaconi 2024
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