Tra ministero e professione: il diacono e il mondo del lavoro in prospettiva.
E’ questo il tema trattato nel XII Convegno Regionale dei diaconi lombardi svoltosi presso il Seminario Vescovile di Cremona sabato 22 aprile 2017.
E’ questo il tema trattato nel XII Convegno Regionale dei diaconi lombardi svoltosi presso il Seminario Vescovile di Cremona sabato 22 aprile 2017.
Es 3,7-12; Sal 84; 1Cor 1,26 – 2,5; Gv 15,12-17
Vi proponiamo il testo, non rivisto dall’autore, dell’intervento che Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Carlo Maria Martini ha presentato ai diaconi in occasione del XX anniversario dal ripristino del Diaconato Permanente in Diocesi:
Ecco il testo della relazione al Convegno di Assisi del 2005, organizzato da Orientamenti Pastorali:
Riflessione proposta da don Tullio Citrini al Convegno di Assisi dell’agosto 1995, relativa al rapporto tra ministero ordinato e vocazione matrimoniale
CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
DECRETO SULL’ATTIVITA’ MISSIONARIA DELLA CHIESA
AD GENTES
7 dicembre 1965
CAPITOLO II
L’OPERA MISSIONARIA IN SE STESSA
Introduzione
Art. 1 – La testimonianza cristiana
CONGREGAZIONE PER IL CLERO
DIRECTORIUM PRO MINISTERIO ET VITA
DIACONORUM PERMANENTIUM
DIRETTORIO
PER IL MINISTERO E LA VITA
DEI DIACONI PERMANENTI
22 febbraio 1998
1
LO STATUTO GIURIDICO DEL DIACONO
Il diacono ministro sacro
CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA
RATIO FUNDAMENTALIS INSTITUTIONIS
DIACONORUM PERMANENTIUM
NORME FONDAMENTALI
PER LA FORMAZIONE
DEI DIACONI PERMANENTI
22 febbraio 1998
INTRODUZIONE
Esse sono state poi riprese e precisate nella Lettera circolare della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica del 16 luglio 1969, Come è a conoscenza, con cui si prevedevano « diversi tipi di formazione » a seconda dei « diversi tipi di diaconato » (per celibi, sposati, « destinati a luoghi di missione o a paesi ancora in via di sviluppo », chiamati ad « esplicare la loro funzione in Nazioni di una certa civiltà e con una cultura abbastanza elevata »). Per la formazione dottrinale, si specificava che essa doveva essere al di sopra di quella di un semplice catechista e, in qualche modo, analoga a quella del sacerdote. Si elencavano poi, le materie che dovevano essere prese in considerazione per l’elaborazione del programma di studi.(2)
Dopo oltre vent’anni dalla restaurazione del diaconato permanente in Italia, e mentre il numero degli ordinati si avvicina al migliaio, la CEI «riprende la riflessione e aggiorna gli indirizzi nell’intento di accompagnare… la crescita dell’apporto che il diaconato permanente è chiamato a offrire alle chiese particolari» (Introduzione). Lo strumento scelto è un testo a carattere normativo, I diaconi permanenti nella chiesa in Italia. Orientamenti e norme, approvato dall’assemblea generale della CEI nell’ottobre del 1992 al termine di un lavoro di tre anni di preparazione (cf. Regno-att. 22,1991,696), e promulgato dal presidente, card. Ruini, il 19 maggio scorso, previa recognitio della Santa Sede.