ORDINAZIONI DIACONALI
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria
- Andate a dire agli uomini che sono vivi.
Ci sono uomini e donne che camminano sulla terra e vivono senza sapere di essere vivi, vivono indaffarati e infelici e non sanno perché, vivono gaudenti e infelici e non sanno perché, vivono e pensano che sono destinati a morire, vivono e pensano che sono destinati a morire.
Andare a dire a tutti i figli degli uomini che sono vivi e che la morte, l’ultima nemica, è stata vinta e in Cristo primizia di coloro che sono morti, … tutti riceveranno la vita (1Cor 15,20s).
Andate a dire agli uomini che sono vivi, andate a dirlo là dove vivete, là dove lavorate, là dove incontrate la miseria e il benessere. Andate a dirlo là dove i preti non possono arrivare. Andate a dirlo là dove altri discepoli sono forse intimiditi e non sanno come dire di essere vivi della vita ricevuta, della vita eterna.
Andate a dire agli uomini che sono vivi, voi vi nutrite del pane di vita, voi li invitate la riconoscere la presenza di Gesù vivo nel pane vivo disceso dal cielo.
La Chiesa ha bisogno di uomini che consacrati per il ministero dicano a tutti che sono vivi e offrano il pane di vita.
- Andate a dire agli uomini che sono liberi.
Ci sono uomini e donne che vivono come rassegnati a un destino, piegati dal troppo soffrire, imprigionati in ingranaggi troppo indiscutibili, segnati da situazioni troppo vincolanti.
Andate a dire a tutti che sono liberi: possono scegliere il bene o il male, possono dire sì o no all’affamato che chiede un pane, possono dare tempo a chi pena in carcere o trattenere per sé il proprio tempo come proprietà privata per un uso privato.
Andate a dire che sono liberi e che dalla loro libertà dipende la qualità della vita di tutti
Andate a dire che non è lo stesso fare il bene o non fare niente o fare il male: perché non siamo destinati alla morte e tutti dovremo rendere conto a Dio.
La Chiesa ha bisogno di uomini consacrati che dicano agli uomini la Parola buona del Vangelo per annunciare che sono liberi, sono stati liberati, e niente e nessuno può impedire di amare.
- Andare a dire agli uomini che sono benedetti.
Ci sono uomini e donne che vivono smarriti, come se fossero dimenticati da Dio, che vivono angosciati, come se fossero condannati a tremendi castighi, che vivono spaventati, come se fossero assediati dalle invincibili potenze del male, che vivono tormentati da sensi di colpa.
Andare a dire che sono benedetti in nome di Dio: nel segno della croce è squarciato il velo del tempio e Dio si è rivelato in Gesù misericordia, perdono, amicizia fedele. E nell’ultimo giorno per ogni gesto minimo sarà pronunciata la benedizione: venite, benedetti del Padre mio!
Andate a dire agli uomini che non c’è male che non sia irrimediabile se consegnato alla misericordia di Dio: Dio benedice i suoi figli; andate a dire agli uomini che non c’è bene che sia dimenticato, se è scritto nel libro della vita. Dio benedice i suoi figli.
La Chiesa ha bisogno di uomini consacrati che percorrano i giorni e le terre per benedire ogni figlio d’uomo perché nessuno si senta escluso dalla benedizione di Dio.
- Andate a dire agli uomini del trono di fuoco
“Fa freddo nella storia” (G. Caproni). Ci sono uomini e donne che sembrano felici, ma hanno il gelo nel cuore; ci sono uomini e donne che sembrano affettuosi, ma hanno il gelo nel cuore, ci sono uomini e donne che sembrano irreprensibili, ma hanno il gelo nel cuore.
Andate a dire a tutti del roveto ardente che ha acceso in voi il fuoco: parlate del trono che era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente e un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui (cfr. Dn 7,9ss).
Parlate di quell’intimo ardore che ha acceso la vostra vita, parlate di quella gioia profonda e invincibile che è il trono sul quale si è assiso il vegliardo. Date testimonianza che c’è una gioia invincibile perché al Figlio dell’uomo è stato dato ogni potere, gloria e regno, il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai e il suo regno non sarà mai distrutto. E il potere del Figlio dell’uomo è il potere di rendere felici, veramente felici, felici per sempre.
La Chiesa ha bisogno di uomini e donne che si accostino al roveto ardente, al fuoco che riscalda e si lascino accendere ogni giorno dall’intimo ardore.
Sua Eccellenza Mons. Mario Delpini
Arcivescovo di Milano
Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, Duomo di Milano 8 novembre 2025