Diaconi in cammino: una settimana per la spiritualità del servizio

Il cammino formativo di aspiranti e candidati al diaconato permanente è caratterizzato da precise richieste, quali la partecipazione assidua a incontri mensili, l’accompagnamento di una direzione spirituale, un itinerario di studi teologici.Normalmente verso la fine di agosto poi, si tiene una settimana residenziale comunitaria: quest’anno è stata organizzata dal sabato 23 al venerdì 29 agosto. Ventisette fedeli della nostra diocesi, accompagnati dai loro formatori, si sono così ritrovati, con una Bibbia nella valigia e il desiderio di passare un tempo prezioso per la loro preparazione ma anche per saldare legami fraterni tra loro e con il Seminario Arcivescovile di Venegono, segno concreto della cura che la diocesi rivolge alla preparazione dei suoi ministri. Filo conduttore dei giorni trascorsi è stata la Parola, ascoltata, meditata, pregata nella liturgia delle ore, nella messa, nell’adorazione eucaristica. Fino al martedì la predicazione di don Gabriele Cislaghi, a cui sono state invitate anche le mogli, ha sostenuto il raccoglimento necessario a questi primi giorni di ritiro e accompagnato la presentazione al Rito di Ammissione. A conclusione di questi primi giorni, i vespri pregati assieme ai seminaristi presenti hanno rinsaldato il senso di fraternità nel sacramento dell’Ordine. Il mercoledì, rotto il silenzio, vi è stato uno spostamento in autobus per una giornata di fraternità con visita ad alcune realtà caritative e pastorali nella Diocesi di Bergamo. Non è piovuta solo acqua dal cielo bigio ormai settembrino ma anche sollecitazione in tre diverse direzioni. La prima porta il nome di Fondazione Angelo Custode, nata nel 2007 dalla diocesi orobica e generante, in questi 18 anni, servizi residenziali e ambulatoriali, dedicati a minori affetti da grave disabilità, ad adulti disabili, a malati in AIDS conclamata. Ivi compresi sei consultori ed un servizio di neuropsichiatria. Un incubatore di iniziative, esempio di “bene fatto bene”. Al centro, aperta, discreta, in vetro legno e pietra, una chiesa; a forma di tenda, fragile e in cammino. La seconda si è tradotta in una visita alla cappella Suardi di Trescore affrescata da Lorenzo Lotto. Un artista geniale e rimasto povero fino alla fine. Forse per questo mix di genialità e sobrietà in grado di rappresentare con dignità e bellezza la vita quotidiana e sparpagliata della gente comune, e di due sante, Brigida e Barbara. La terza ed ultima si è incarnata nell’incontro con la consigliera pastorale ed il coadiutore presso l’ospitale e organizzato oratorio di Trescore. Lei appassionata, protagonista, affezionata alla sua realtà comunitaria e al suo pastore. Lui gentile, discreto, volutamente a latere, quasi per sottolineare simbolicamente il clima corresponsabile e sinodale di quel luogo. Giovedì e venerdì hanno invece avuto luogo due intense giornate di studio. Dopo la presentazione del calendario delle attività formative dell’anno incipiente, è stato realizzato un laboratorio sull’importante tema dell’educazione affettiva e sessuale, curato da don Emilio Gnani; infine, gli otto candidati che a novembre saranno ordinati diaconi hanno sostenuto pubblicamente le loro prove pastorali, momento di sintesi del percorso svolto e, soprattutto, prova concreta di ciò che sarà il loro futuro ministero al servizio della Chiesa e delle comunità.

Venegono Inferiore, 29 agosto 2025